Il XVI secolo a Roma
Parallelamente agli interventi di D. Fontana sul tessuto urbano di Roma, verso la seconda meta' del Cinquecento si avvio' la trasformazione architettonica della citta' in senso prima manieristico, poi barocco. Prima realizzazione del nuovo gusto (tanto da essere indicata come il prototipo della chiesa barocca) e' la chiesa del Gesu', progettata dal Vignola (1568) e completata da G. Della Porta. L'interno, a una sola navata con transetto appena accennato, e' di solenne grandiosita'; fastosa la cappella di S. Ignazio, di A. Pozzo. Fra le altre opere del periodo, numerose ma non sempre di elevato livello, possono ricordarsi la Villa Giulia, ancora del Vignola; la chiesa di S. Luigi dei Francesi, che conserva all'interno affreschi del Domenichino e il ciclo di S. Matteo del Caravaggio; il palazzo della Sapienza, il cui imponente cortile (di G. Della Porta) fu completato nel 1660 dal Borromini con la chiesa di S. Ivo, dall'originalissima cupola; il severo palazzo Lateranense, di D. Fontana. A vari architetti si deve il palazzo del Quirinale, iniziato nel 1574 per volere di papa Gregorio XIII; in parte trasformato dal Fuga nel sec. XVIII, conserva notevoli collezioni d'arte, tra cui un affresco (gia' nella chiesa dei SS. Apostoli) di Melozzo da Forli'. A Carlo Maderno, uno fra i maggiori artisti del periodo manierista, si devono oltre alla facciata della basilica di S. Pietro, palazzo Chigi, la chiesa di S. Susanna, di tipo vignolesco, e palazzo Barberini, completato poi dal Bernini; all'interno, notevoli affreschi di Pietro da Cortona.
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